Avviare ufficialmente il mercato delle candele e dei fondenti profumati richiede più di una buona idea: occorre preparare un dossier solido e seguire passaggi amministrativi precisi.

Dalla preparazione dei documenti giustificativi (identità, domiciliazione, autocertificazione di non condanna) ai documenti facoltativi a seconda della situazione (insaisissabilité, diplomi per attività regolamentate, contratto CAPE), ogni elemento facilita un trattamento rapido dell’iscrizione così da poter promuovere i vostri prodotti al più presto. In questo articolo ci concentriamo sulla creazione di una micro-impresa, lo status più diffuso per iniziare, con pochi vincoli.

Da sapere
Questo articolo è scritto nel contesto francese. Tuttavia, alcuni punti si basano su direttive europee in particolare IVA, Responsabilità Estesa del Produttore e riconoscimento delle qualifiche artigianali e si applicano quindi, con gli opportuni adattamenti, in tutti i Paesi dell’UE. Infine, taluni obblighi come la tutela del marchio, l’apertura di un conto bancario dedicato o l’attenzione alle truffe amministrative vanno oltre il quadro francese e riguardano molti altri Paesi, sebbene gli enti competenti differiscano.


Iscrizione online

L’iscrizione è obbligatoria e gratuita per creare legalmente un’attività in Francia. Consiglio: prima di procedere, verificate che il nome scelto sia disponibile e poi riservatelo. Tutte le procedure sono dettagliate sul sito dell’INPI.

Preparare i documenti giustificativi

Documenti obbligatori:

  • Una copia del vostro documento d’identità.
  • Una prova di domiciliazione dell’impresa (bolletta di elettricità, acqua, gas, ecc.).
  • Una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà di non condanna + attestazione di filiazione (datate e firmate).

Documenti facoltativi:

  • La dichiarazione di insaisissabilité dei beni personali (non applicabile all’abitazione principale; è possibile una procedura volontaria per proteggere altri beni, facoltativa e da effettuare presso un notaio).
  • Per le attività regolamentate (artigiano): una copia del diploma o l’autorizzazione all’esercizio.
  • Il contratto CAPE, se siete accompagnati nello sviluppo del progetto.

 

Dove e come iscriversi?

L’iscrizione si effettua online tramite il Guichet unique des entreprises (gestito dall’INPI dal 2023). Questo sportello unico centralizza tutte le formalità per qualunque forma giuridica. La dichiarazione deve essere effettuata non prima di un mese dall’avvio dell’attività e non oltre 15 giorni dopo l’inizio.

Dovete creare un account personale sul sito e compilare un modulo interattivo per dichiarare la creazione della vostra attività (commerciale, artigianale o liberale). Potete registrarvi come attività commerciale (la più comune) o artigianale. Se avete dubbi sulla vostra idoneità allo status di artigiano, fate riferimento al punto n. 5 di questo articolo.


Cosa comporta questa iscrizione?

Una volta convalidata, la vostra impresa verrà iscritta al Registro Nazionale delle Imprese (RNE), che dal 2023 ha sostituito il Répertoire des Métiers.

  • Riceverete un numero SIRET che vi permette di fatturare legalmente e di effettuare le dichiarazioni fiscali e previdenziali.
  • Autorizzazione ufficiale all’esercizio dell’attività: potete fatturare, aprire un conto bancario professionale, firmare contratti, ecc.
  • Affiliazione all’URSSAF: potete dichiarare i vostri redditi e versare i contributi per i diritti sociali (pensione, sanità, ecc.).

Per le attività commerciali, l’iscrizione passa anche dal Registro del Commercio e delle Società (RCS). Per un’attività artigianale in regime di micro-imprenditore (es.: produzione di candele), è richiesta la sola iscrizione all’RNE.


Iscrizione all’URSSAF

Una volta ottenuto il numero SIRET, non tardate ad attivare il vostro account URSSAF.

Come creare un account URSSAF?

Per attivarlo vi serviranno il numero SIRET e l’avviso di affiliazione alla Sicurezza Sociale degli Indipendenti (SSI) che riceverete per posta o email dopo la richiesta d’iscrizione. Quindi collegatevi a autoentrepreneur.urssaf.fr e seguite le istruzioni.

Cosa dichiarare e pagare all’URSSAF?

Dovete dichiarare il vostro fatturato e versare i contributi previdenziali.
Al momento della creazione della micro-impresa sceglierete una periodicità di dichiarazione (mensile o trimestrale). La prima dichiarazione deve essere effettuata 90 giorni dopo la fine del periodo in corso, anche se non avete realizzato fatturato.

Nel regime di micro-impresa, le aliquote contributive variano in base all’attività. Nel 2025, le aliquote applicabili sono:

- Vendita di beni: 12,3% del fatturato.

- Servizi commerciali o artigianali: 21,2% del fatturato.

- Professioni liberali non regolamentate: 24,6% del fatturato. (Non vi riguarda.)

Attenzione
La dichiarazione è obbligatoria anche in assenza di ricavi. In caso di omissione, rischiate una sanzione forfettaria di 52 € per ciascuna dichiarazione mancante.


Imposte e CFE

La creazione di un’area professionale sul portale fiscale viene spesso dimenticata, ma è necessaria se dovete pagare la CFE (imposta fondiaria delle imprese).


Che cos’è la CFE (Cotisation foncière des entreprises)?

In quanto micro-imprenditori dovete pagare la CFE, salvo che nel primo anno, in cui potete richiedere l’esenzione tramite questo modulo (Dichiarazione iniziale 1447-C-SD (CFE)).

L’esenzione è possibile anche se:

  • Vi siete registrati come artigiani; oppure
  • Non disponete di locali e il vostro fatturato annuo non supera 5.000 €.


Come si calcola la CFE?

Se operate da casa:

L’importo dovuto si basa sul fatturato generato in 12 mesi, corrispondenti all’anno N-2.

Se disponete di un locale:

L’ammontare della CFE è calcolato sul valore locativo dei beni immobili (soggetti a imposta fondiaria) utilizzati per l’attività due anni prima, cioè nell’anno N-2.

In sintesi, non pagherete la CFE il primo anno; poi sarà dovuta ogni anno, salvo fatturato molto basso. L’importo dipende anche dal luogo di esercizio (locale o domicilio).


Devo pagare l’imposta sul reddito come micro-imprenditore?

Consultate l’articolo qui sotto per capire in quali casi siete imponibili. Innanzitutto, un promemoria sugli scaglioni dell’imposta sul reddito in Francia:

tabella delle imposte


Il regime ordinario

Dichiarate a fine anno il vostro fatturato al netto dell’IVA nella dichiarazione dei redditi.

L’amministrazione applica un abbattimento forfettario per calcolare la base imponibile:

  • 71% del fatturato in meno per vendita di beni o alloggi.
  • 50% del fatturato in meno per prestazioni di servizi (BIC) (artigianato, commercio).
  • 34% del fatturato in meno per attività liberali (BNC). Non vi riguarda.

Esempio: Fatturato di 20.000 €

20.000 € − 71% di abbattimento = 5.800 € imponibili.
Questo importo si aggiunge agli altri redditi: in assenza di altri introiti, resterete spesso nello scaglione 0% o 11%.


Perché l’abbattimento è più basso se ci si registra come artigiani?
L’amministrazione fiscale stima oneri inferiori rispetto alla vendita di beni, che comporta acquisto di materie prime, scorte, logistica, ecc.


Il versamento liberatorio

Potete scegliere il versamento liberatorio dell’imposta sul reddito per il 2025 se:

  • Il reddito fiscale di riferimento (RFR) del vostro nucleo, nel 2023, non supera 28.797 € per una quota (persona sola) o 57.594 € per due quote (coppia).
  • Rispettate le soglie del regime micro-impresa (188.700 € per la vendita, 77.700 € per i servizi nel 2025).

Funzionamento: pagate l’imposta insieme ai contributi sociali, applicata direttamente al fatturato:

  • 1% per vendita di beni.
  • 1,7% per prestazioni di servizi.
  • 2,2% per attività liberali.

Esempio: Fatturato di 20.000 €

1% di 20.000 € = 200 € di imposta da versare (insieme ai contributi URSSAF, mensilmente o trimestralmente).

Questa opzione va richiesta all’URSSAF entro il 30 settembre per essere applicata dall’anno successivo (oppure entro 3 mesi dalla creazione della micro-impresa, se avete appena iniziato).


Cosa devo fare se desidero dichiarare la mia attività come artigiano?

In Francia non esiste un diploma di Stato specifico per la creazione di candele o per il mestiere di ceraiolo che consenta di registrarsi come artigiano in questo settore. Per ottenere il riconoscimento ufficiale di artigiano avete due possibilità:


Avere un diploma riconosciuto dallo Stato

Occorre presentare un diploma riconosciuto in un’attività affine (CAP arti applicate, chimica, arti plastiche…), ma non è obbligatorio né sempre pertinente, e l’accettazione della domanda non è garantita.


Avere 3 anni di esperienza nella produzione di candele

È necessario giustificare almeno 3 anni di esperienza nella fabbricazione di candele, maturata come micro-imprenditore, dipendente o lavoratore autonomo, in Francia o nell’UE. Una volta acquisiti i 3 anni, lo status di artigiano verrà riconosciuto per la produzione di candele. Le CMA locali supportano spesso i creatori di marchi di candele in queste pratiche.

Ottenere lo status di artigiano può essere un elemento distintivo e valorizzare la vostra attività. Tuttavia comporta una base imponibile più elevata rispetto alla vendita di beni. È quindi essenziale valutare bene vantaggi e implicazioni fiscali prima di scegliere.



IVA e soglie applicabili nel regime di micro-impresa

L’Imposta sul Valore Aggiunto è un’imposta indiretta sui consumi. In qualità di imprenditori, la riscuotete dai clienti per riversarla allo Stato. Ne siete esentati finché il fatturato resta sotto una certa soglia; una volta superata, l’applicazione diventa obbligatoria.

 

Franchigia di base: vendere senza applicare l’IVA

Nel regime di micro-impresa siete esentati dall’IVA finché il fatturato resta al di sotto della soglia fissata per la vostra attività.

Per la vendita di candele (attività commerciale “acquisto–rivendita”), il tetto è 85.000 € nel 2025. Restando sotto tale limite non fatturate l’IVA e non dovete riversarla allo Stato. Le vostre fatture devono tuttavia riportare: «TVA non applicable, art. 293 B du CGI».

 

Superamento della soglia: applicare e dichiarare l’IVA

Se il fatturato supera la soglia in vigore, dovrete applicare l’IVA alle vendite, dichiararla e riversarla. In contropartita, potrete detrarre l’IVA pagata sugli acquisti professionali. Nota: nel 2025, il progetto di ridurre tale soglia a 25.000 € è stato sospeso e non è ancora entrato in vigore. Da monitorare.

Soglie diverse a seconda dei Paesi
L’IVA è disciplinata da una direttiva europea e si applica in tutti gli Stati membri. Tuttavia ogni Paese stabilisce le proprie aliquote.


Obblighi complementari

Alcuni obblighi sono spesso trascurati dai micro-imprenditori. Ecco i principali:


Conto bancario

Se create una micro-impresa o una EI, l’apertura di un conto professionale non è obbligatoria, salvo superiate 10.000 € di fatturato per due anni consecutivi. Separare finanze personali e professionali semplifica la gestione.

Attenzione: per la creazione di società (SAS, SARL, EURL, SASU) è obbligatorio un conto bancario professionale prima dell’iscrizione.


Obblighi relativi al marchio e alla proprietà intellettuale

Si consiglia di depositare il vostro marchio o nome commerciale presso l’INPI per proteggere l’identità del vostro brand di candele.

  • Accertatevi di non usare nomi o loghi già protetti per evitare contenziosi.
  • Proteggete i nomi di dominio e gli account social associati al marchio.


Contributo CITEO

Dal 1992, un obbligo normativo previsto dal Codice dell’Ambiente si applica alle imprese: la Responsabilità Estesa del Produttore.

Tale principio rende le aziende responsabili dell’impatto ambientale dei prodotti immessi sul mercato. Devono quindi agire per ridurlo organizzando raccolta, gestione e valorizzazione dei rifiuti generati a fine vita.

Adesione a Citeo significa trasferire tale obbligo di gestione rifiuti in cambio di un contributo finanziario. Questo sostiene il sistema nazionale di raccolta, selezione e riciclo, nonché le iniziative a favore del riuso degli imballaggi e della carta in tutta la Francia. Il contributo è di 80 € all’anno.


Da sapere anche


Attenzione alle truffe

All’avvio dell’impresa potreste diventare un bersaglio privilegiato di alcune truffe amministrative. Non è raro ricevere lettere o fatture fraudolente che imitano enti ufficiali come INSEE o URSSAF. Questi documenti possono sembrare credibili, con loghi, riferimenti giuridici e tono istituzionale.

Leggete con attenzione ogni documento prima di effettuare qualsiasi pagamento. In caso di dubbio, contattate l’ente ufficiale interessato.


Conclusione

Creare la vostra micro-impresa può sembrare impegnativo per la complessità delle procedure, ma una volta comprese e preparate le varie tappe, tutto diventa più fluido. Grazie a questa guida semplificata avete ora una visione chiara degli obblighi amministrativi per lanciare legalmente il vostro marchio di candele artigianali. E se non avete ancora letto la guida «Lanciare il proprio marchio di candele: un mercato redditizio e accessibile», questo è il momento giusto: vi aiuterà ad affinare l’idea e a porre le prime basi del vostro successo.

E ricordate: ogni grande avventura inizia con un primo passo. Non aspettate oltre: strutturate il progetto, formalizzate l’attività e date vita al vostro universo olfattivo con passione e professionalità.